Vuelta a España 2022, Remco Evenepoel: “Avrei fatto finta di aver forato? Non sono uno che bara, non mi sono inventato nulla”

Il suo rivale diretto, Primož Roglič, lancia un attacco devastante negli ultimi chilometri di corsa. Lui, la Maglia Rossa della Vuelta a España 2022, Remco Evenepoel, non è fra quelli, pochi, che sembrano tenere il passo dello sloveno. Qualche istante, dopo, però, mentre Roglič sta ancora facendo fuoco e fiamme in testa,  il belga viene inquadrato dalle telecamere della televisione mentre procede lentamente, con il braccio destro alzato. Evenepoel ha bucato e l’incidente meccanico è avvenuto all’interno degli ultimi 3 chilometri del percorso, punto in cui, data la tipologia di tappa, è prevista la neutralizzazione dei distacchi in caso di caduta o problema.

Per Evenepoel, una fortuna (la neutralizzazione nella sfortuna (la foratura), visto che alla fine ha pagato solo 8 secondi a Roglic. Anzi, fortuna doppia, visto che lo sloveno è anche caduto negli ultimi metri prima del traguardo e le sue condizioni non sono delle migliori:  “Cos’è successo? Ho bucato, sono cose che capitano – le parole di Evenepoel raccolte da Sporza – Ero posizionato nel gruppo fra la 20esima e la 30esima posizione, quando ho provato ad accelerare la ruota posteriore è slittata. A quel punto ho capito di aver bucato. Non sono uno che finge o bara. Avevo buone gambe e volevo competere per la vittoria di tappa. Non mi sono inventato nulla”.

Il belga, capolista della Vuelta, aggiunge: “Alla radio mi hanno detto che c’era in vigore la regola dei 3 chilometri e che, visto il problema meccanico, avrei preso il tempo del primo corridore del gruppo. Quindi a quel punto ero più tranquillo. Il vantaggio in classifica è sceso da 1’34” a 1’26”: va ancora bene così”.

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